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Iwsr: dal vino agli spirits, il potere del “rosa” conquista il mondo del beverage. Una tendenza che supera generazioni e generi, destinata a durare, e che spinge non solo le vendite enoiche, ma anche di sidro, gin e birra

Il potere del rosa muove ormai l’innovazione di ogni genere di bevanda alcolica, senza distinzione tra categorie e senza confini di generazionali o di genere: si chiama “Millennial Pink”, è un fenomeno che attraversa tanti mondi, dalla moda al cinema, perfetto anche per l’industria delle bevande, che riscopre così la naturalità di colori e sapori sulle note del rosa, come rivela l’ultimo report dell’Iwsr - International Wine & Spirits Research, la principale fonte di dati ed analisi del settore (www.theiwsr.com). Spinto dalla crescente popolarità raggiunta dai vini rosati in questi anni, il rosa attira i consumatori di ogni età e genere in tutto il mondo: non è più un colore da donne, anzi, il successo sui social dell’hashtag #Brosé dimostra che il vino rosato ormai è un vero e proprio stile di vita.
Del resto, secondo le previsioni del Report di Vinexpo e Iwsr, le vendite di vino rosato sono destinate a crescere, nel periodo 2016-2021, di alte 15 milioni di casse da 9 litri, superando le 250 milioni di casse e sovraperformando il balzo registrato nel quinquennio precedente (2011-2016), quando la crescita fu di 14 milioni di casse. A guidare i consumi, e quindi il business del rosato, saranno i mercati del vino più solidi, come Stati Uniti, Francia, Sudafrica, Danimarca e Australia. Ma l’amore per il rosa e per i rosati, come detto, ha in un certo senso ispirato altri settori ed altre bevande, dalla vodka rosé Hanger One al Nauti Seltzer aromatizzato al rosato, ma è tra i sidri che la contaminazione è particolarmente riuscita, coinvolgendo brand come Crispin e Angry Orchard, capaci di generare un certo interesse tra i consumatori, specie tra chi cerca un’alternativa meno alcolica al vino. Dopo anni di calo, così, le vendite di sidro torneranno a crescere (+12 milioni di casse da 9 litri tra il 2016-2021), salvate dalla capacità di sapersi rinnovare... in rosa.
Anche il gin segue il trend, riscoprendo una versione rosata che risale addirittura all’Ottocento, e tornata in auge grazie alla popolarità dei vini rosati: all’epoca, si trattava di gin Plymouth con bitter Angostura, dal colore rosso-arancio, riproposto oggi in tonalità più chiare e sapori floreali, come comanda il mercato. Per conquistare i Millennials, un brand di riferimento come Pernod Ricard ha pensato ad un gin rosa aromatizzato alla fragola, il Beefeater London Pink, rivolto a ragazzi e ragazze di Regno Unito e Spagna. Il tema di genere, del resto, è sempre più forte, e la popolarità del rosa, in questo senso, aiuta l’emancipazione: il popolare produttore di birra scozzese BrewDog ha ribattezzato il proprio prodotto di punta, la Punk IPA, per la Giornata Internazionale della Donna, Pink IPA, cogliendo l’occasione, anche in termini di marketing, per parlare di diseguaglianza retributiva di genere. E non è finita qui, perché il 2018 sarà un altro anno all’insegna del rosa, sempre più popolare nel mondo dei social, dove l’immagine, specie su Instagram, la fa ormai da padrone.

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