“Una bella rivoluzione sarebbe ricominciare a chiamare gli chef, cuochi: è un termine nobilitante, e un per tornare a quella che è la natura materiale del cibo. Sul vino ho fatto molta satira, ma è una cosa seria, profonda, naturale, che appartiene in profondità alla terra ed è frutto del lavoro umano. Ma bisognerebbe cercare di “desnobbizzare” il vino, per restituirgli la sua natura agricola che è meravigliosa”. Lo ha detto, a WineNews, da “Terra Madre Salone del Gusto” con Slow Food, a Torino, Michele Serra, storica firma del giornalismo italiano e de “La Repubblica”, scrittore e autore teatrale.
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