Parte dagli anni Sessanta del Novecento la storia più recente di questo marchio dimensionalmente tra i più importanti del distretto enoico veronese, attorno ai nomi di Pierumberto e Franco Sartori a cui si devono l’internazionalizzazione dell’azienda e lo sviluppo produttivo della cantina, che hanno costituito la base imprescindibile del successo attuale. Negli anni Novanta, l’ingresso in Sartori della cantina Sociale di Colognola ai Colli, coincide con il passaggio generazionale agli eredi Andrea, Luca e Paolo Sartori che consolidano l’impresa: nel 2003 stringono un accordo produttivo con la Tenuta abruzzese Cerulli Spinozzi, mentre nel 2008 tocca alla cantina friulana Mont’Albano ad entrare nell’orbita dell’azienda veronese, dal peso sempre più significativo. Un mosaico enoico decisamente articolato quello di Sartori, con numeri non certo confidenziali: sono 16 i milioni di bottiglie che in media vengono prodotti annualmente, ma non manca lo spazio anche per etichette di fascia horeca, ottenute dai vigneti di proprietà aziendale (120 ettari tra Valpolicella e Soave). Il Valpolicella Vigneti di Montegradella 2013 ha un corredo aromatico che passa dalla frutta in confettura a quella sotto spirito con cenni speziati e affumicati a rifinitura. In bocca, lo sviluppo è continuo e alterna sensazioni dolci a tocchi fragranti che ritrovano i frutti, chiudendo con sapore e buon bilanciamento il sorso.
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