Maturato per sei mesi in cemento e per altri sei in legno grande, il Valpolicella Classico 2019 di Secondo Marco possiede intensi e fragranti aromi di amarena, ciliegia e spezie, con tocchi lievi di erbe officinali. Il sorso è tendenzialmente sapido e dai leggeri toni caldi che contrastano con una buona verve acida, rendendolo vino succoso e scorrevole fino ad una precisa e tonica chiusura. Nel 2008 Marco Speri decideva, con il supporto del padre Benedetto (uno dei fondatori della storica cantina Speri Viticoltori, dove anche Marco ha affinato la sua esperienza), di avviare il suo progetto enologico personale a Fumane, nel cuore della Valpolicella. Un’azienda che si è fatta conoscere meritoriamente, proponendo una viticoltura attenta, per una materia prima che dovrà affrontare l’appassimento, e una gestione enologica altrettanto accurata, che vede in cantina la presenza di tini d’acciaio, cemento e legno grande per ospitare vini, costruiti per durare nel tempo e dalla cifra stilistica ben definita e non privi di rimandi alla tradizione. Si tratta di etichette che trovano nella ricerca della tensione e della finezza il loro tratto distintivo, rappresentando uno degli esempi più nitidi e convincenti del “nuovo corso” dei vini del veronese. L’estensione dei terreni vitati è di 17 ettari a biologico, da cui si ottengono 85.000 bottiglie a costituire la produzione complessiva di questa realtà.
(fp)
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