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I VINI DELL'ISOLA NEL CALICE

Sicilia en Primeur 2018: i nostri migliori assaggi dei vini del “continente enoico”

Vendemmia 2017 sorprendente, soprattutto per i bianchi. Etna, in generale, sugli scudi
ETNA, SICILIA, Italia
Vendemmia 2017 positiva in Sicilia, soprattutto per i vini bianchi, Etna territorio top

Vale certamente l’appellativo di “continente vitivinicolo” per la Sicilia enoica, ma come per ogni sistema complesso e variegato, e in crescita, ci troviamo di fronte anche ad un enorme “cantiere aperto”, dove ancora una definizione precisa, soprattutto, degli stili aziendali e della vocazionalità più articolata dei vari terroir, resta non definitiva e definibile. Anche i vini, pertanto, riflettono questo “working in progress” che, in generale, dimostra una buona qualità di fondo.
Ecco l’imprinting che è uscito dalla degustazione di Sicilia en Primeur 2018, la kermesse organizzata da Assovini Sicilia (composta da 52 aziende vinicole, piccole, medie e grandi), che presenta l’annata che si appresta ad entrare sul mercato, la 2017. Un millesimo interessante, specialmente sul fronte bianchista, per la Trinacria, nonostante la sua criticità, ma da questo punto di vista la Sicilia ci ha abituato alle eccezioni (pensiamo alla vendemmia 2002 ma anche alla 2014). Gli assaggi di Palermo (questa sera, per la prima volta, aperti al pubblico, ndr), come sempre peraltro, si discostano da quello che si può pensare in tema di “Anteprima”. Qui siamo di fronte ad oltre 300 vini provenienti da 15 Denominazioni diverse e quindi non può essere considerata una degustazione esaustiva per emettere giudizi più o meno definitivi, inoltre non tutte le aziende hanno messo a disposizione i campioni del millesimo 2017.
Detto questo, veniamo agli assaggi. Decisamente ben fatto l’Etna Bianco Contrada Calderara 2016 di Cottanera, un vino floreale e roccioso dalla progressione gustosa e profonda. Molto solido e non privo di carattere il bianco Sant’Andrea 2015 di Pietradolce, ottenuto sull’Etna possiede profumi sfumati e sulfurei e una bocca verticale e piacevolmente spigolosa. Un vino che difficilmente delude resta l’Etna Bianco Pietramarina 2016 di Benanti , dagli aromi eleganti e dalla struttura sottile e leggiadra. Intrigante, come gli capita spesso, l’Etna Bianco A’Puddara 2016 della Tenuta di Fessina, varietale e dal bel carattere il Grillo in purezza Vigna di Mandranova 2016 di Alessandro di Campo Reale. Versione particolarmente riuscita per una specie di classico dell’enologia siciliana, lo Chardonnay 2016 di Tasca d’Almerita, come altrettanto centrato è lo Chardonnay 2016 di Planeta. Due bianchi 2017 di bella coerenza e carattere il Zagra di Valle dell’Acate, dai profumi di erbe di campo e dal gusto sapido, e il Laluci di Baglio del Cristo di Campobello, fine e molto intenso negli aromi e continuo in bocca. Un altro Grillo che non delude mai, il Grillo Parlante 2017 di Fondo Antico, azienda che tra le prime ha puntato su questa varietà, mentre ha ottime doti aromatiche il Ficiligno 2017 di Baglio di Pianetto. Due bianchi diversi e assolutamente godibili sono il Tendone di Trebbiano 2016 di Centopassi e lo Zibibbo secco pantesco Jardinu 2016 di Coste Ghirlanda.
Passando ai rossi hanno bella tensione gustativa e aromi fragranti sia l’Etna Contrada Zottorinoto Riserva 2013 sia il Feudo Mezzo 2014 di Cottanera. Delicato e di bella bevibilità il Frappato 2017 di Valle dell’Acate e, per rimanere nella zona, di grande godibilità e fragranza il Cerasuolo di Vittoria Dorilli 2016 di Planeta. Intrigante e dalle suggestioni “borgognone” l’Etna Rosso Musumeci Riserva 2012 di Tenuta di Fessina, di grande finezza aromatica e dalla progressione gustativa decisa e fragrante il Pietra a Purtedda da Ginestra 2015 di Centopassi. Ancora un etneo di bella personalità e eleganza: N’Anticchia 2014 di Pietro Caciorgna.
Solido e di esecuzione sempre impeccabile il Cabernet Sauvignon Vigna San Francesco 2015 di Tasca d’Almerita, come un altro classico enoico della Sicilia il possente ma ben articolato Duca Enrico 2013 di Duca di Salapaaruta. Non delude mai il succoso e profumato Etna Rosso Barbagalli 2015 di Pietradolce. Bella sorpresa dall’azienda Terre di Giurfo: il Kuntari 2015, Nero d’Avola di carattere e finezza e il Cerasuolo di Vittoria Maskarìa 2013 dai profumi convincenti e dal gusto scattante e sapido. Particolare ma decisamente godibile Il Moro Limited Edition 2015 di Valle dell’Acate, dal tratto aromatico caldo e suadente e dal gusto sapido e non privo di piacevoli durezze. Baluardo qualitativo della Sicilia in bottiglia il Passito di Pantelleria Ben Ryè 2015 di Donnafugata, dai profumi di frutta a polpa bianca sciroppata e iodio e dal gusto dolce ma mai stucchevole.

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TAG: ETNA, SICILIA

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