Ottenuto dalle uve dei vigneti Valadorna e Capraia, il Valadorna di Tenuta di Arceno, è un Merlot in purezza proprio a partire dall'annata 2018 (e disponibile in commercio dal 2023), maturato per 12 mesi in barrique, per lo più nuove. Ampio e variegato il suo bagaglio aromatico che rimanda ai frutti neri, al cedro, alle erbe aromatiche, al tabacco e alle spezie. In bocca, il sorso è succoso e ben profilato, con trama tannica risolta e tendenzialmente fine, sviluppo solido e avvolgente e finale profondo, persistente e balsamico. Nei pressi di Castelnuovo Berardenga, “capitale” della sottozona più meridionale della denominazione del Chianti Classico, si trova la Tenuta di Arceno (92 ettari a vigneto per un totale di 250.000 bottiglie), di proprietà americana (Gruppo Kendall-Jackson, che l’ha acquisita nel 1994 tra le prime realtà fuori dalla California) e con guida tecnica bordolese con qualche sfumatura californiana nelle mani di Pierre Seillan - creatore a Sonoma di Verité Winery e prima attivo a Saint-Emilion - e dell’italo-americano Lawrence Cronin. Da qui escono etichette ben centrate e di inappuntabile fattura: dai Sangiovese chiantigiani declinati con stile sobriamente moderno e con l’obbiettivo centrato di non snaturarne personalità e carattere, ai blend e alle purezze di impostazione bordolese, realizzati con altrettanta misura e raffinatezza, come ben dimostra il nostro assaggio.
(are)
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