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TORNA IL “TALENTO”, MARCHIO COLLETTIVO PER FAR CHIAREZZA NELLA SPUMANTISTICA ITALIANA … A CAPO DELL’ISTITUTO TALENTO ITALIANO, CLAUDIO RIZZOLI (ROTARI). “MARCHIO CAPACE DI DARE AL METODO CLASSICO ITALIANO LA POSSIBILITÀ DI AFFRONTARE MERCATI ESTERI”

Italia
Claudio Rizzoli

Arunda Vivaldi, Cantarutti, Bisol, La Versa, Produttori Cormòns, Rotari, Castello Banfi-Vigne Regali, Gruppo Italiano Vini, Letrari, Marchesi de’ Frescobaldi, Santa Margherita, Vigneti Pittaro: ecco le aziende che “rimettono in moto” l’Istituto Talento Italiano, che da oggi torna con “il fine principale di promuovere il marchio Talento, istituito con un decreto ministeriale che ne fissa le rigorose condizioni di utilizzo a garanzia della qualità dei vini che lo riportano. Emanato già nel 2004, il decreto ha però avuto finora una scarsa applicazione: prevede che possano riportare in etichetta la menzione Talento gli spumanti italiani prodotti con uve chardonnay, pinot nero o pinot bianco provenienti da vigneti iscritti agli albi di una Doc o Docg, elaborati con rifermentazione in bottiglia secondo il tradizionale metodo classico e affinati in sui propri lieviti per almeno 15 mesi. Norme che descrivono quindi una ben precisa tipologia di vino, facendo di Talento una indicazione - si legge in una nota stampa - che affianca e completa le denominazioni territoriali in modo analogo a quanto avviene oltralpe con i vari Crémant d’Alsace, Crémant de Bordeaux, Crémant de Loire e così via”.

E il nuovo corso dell’Istituto Talento Italiano scende in campo oggi, con una nota stampa in cui stigmatizza la notizia di un presunto “sorpasso” degli spumanti italiani nei confronti dello Champagne francese: “si tratta di dati sbagliati e fuorvianti che non aiutano nessuno dei protagonisti delle eccellenze italiane nel settore dei vini con le bollicine. Così, allo scopo di contribuire a fare chiarezza e mettere fine a una confusione che disorienta i consumatori e danneggia tutte le diverse tipologie di vini con le bollicine, 12 tra le aziende più rappresentative del settore hanno recentemente dato vita all’Istituto, ufficialmente costituito come associazione di aziende, alla cui presidenza è stato eletto Claudio Rizzoli, amministratore delegato Cantina Rotari.
“Talento si propone come un marchio collettivo che intende rappresentare il terzo pilastro della spumantistica italiana accanto a Prosecco e Asti. È molto sentita l'esigenza di offrire al consumatore finale una maggiore chiarezza, soprattutto relativamente alla tipologia di prodotto”, ha dichiarato Rizzoli.

“A nostro avviso, è, inoltre, molto sentita l’esigenza di disporre di un marchio che sia capace di raggiungere una massa critica che dia al metodo classico italiano la possibilità di affrontare i mercati esteri. Una massa critica che oggi è valutabile in diverse decine di milioni di bottiglie. Attualmente i nostri prodotti riconducibili alla tipologia Talento sono penalizzati da una eccessiva frammentazione a causa della suddivisione in un numero eccessivo di microzone che non hanno la capacità di conquistarsi spazi significativi in un contesto internazionale. Per questo motivo oggi 12 aziende di regioni diverse si mettono insieme per affermare la loro fiducia in questo progetto e nella capacità degli spumanti italiani classificabili come Talento di conquistare, grazie a questa identità comune e nel pieno rispetto delle rispettive specificità locali, il successo che meritano al fianco degli altri due pilastri, Asti e Prosecco”.

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