Il Derthona Sterpi 2010 profuma di frutta bianca, agrumi, pietra focaia e grafite, con accenti idrocarburici. In bocca mette insieme potenza ed eleganza con un sorso ricco, sapido e teso, che termina ampio e contrastato, dai rimandi ancora fruttati. Ci sono, nel ricco panorama enoico nazionale, non pochi casi in cui l’associazione di un vitigno, soprattutto di antica coltivazione, e un produttore che se ne è preso carico a tutti i livelli, diventa un percorso necessario quanto virtuoso. Uno dei casi più eclatanti è senz’altro quello che vede protagonista il binomio Timorasso e Walter Massa, una coppia ormai inscindibile. Massa, dal canto suo, è e resta un pioniere che si dedica anche ad altri vitigni tradizionali del luogo, quali ad esempio Barbera, Nebbiolo, Freisa o Croatina, ma il suo fiore all’occhiello rimane assolutamente questa varietà bianca: oggi annoverata fra le migliori autoctone del Bel Paese. Ma non solo, insieme al Timorasso è emerso anche tutto un territorio, i Colli Tortonesi, altrettanto sconosciuto ai più fino a non molto tempo fa. Oggi l’azienda con sede a Monleale si estende su 35 ettari a vigneto, per una produzione complessiva di 180.000, che sono il frutto di un lavoro rigoroso tra i filari e di un approccio rilassato nei confronti dei processi praticati in cantina, con il risultato di arrivare a vini sempre espressivi e dal forte legame con il proprio luogo di origine.
(fp)
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