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LA GRIFFE

Gini, Doc Soave Classico La Froscà 2016

Vendemmia: 2016
Uvaggio: Garganega
Bottiglie prodotte: 20.000
Prezzo allo scaffale: € 20,00
Proprietà: Sandro, Claudio e Matteo Gini
Enologo: Sandro Gini
Territorio: Soave

Si tratta, senza fare inutili giri di parole, di uno dei più saldi punti di riferimento della denominazione del Soave, l’azienda della famiglia Gini, oggi condotta da Sandro, Claudio e il giovane Gini, ma ispirata dal papà Olinto, indimenticato e fondamentale mastro vignaiolo e pioniere di questo areale bianchista, che, fin dagli anni Cinquanta del Secolo scorso, predicò l’importanza di una viticoltura conservativa, tant’è che oggi nei vigneti di proprietà si possono trovare ceppi di cinquant’anni come parcelle di età secolare e prefillosseriche (nel vigneto in contrada Salvarenza). Si tratta di un’esperienza che fonda tradizione e spirito di conservazione ma anche una visione a lungo termine, capace di preservare un patrimonio vitivinicolo unico nel panorama del Veneto enoico e molto raro anche in altri luoghi d’elezione del vino del Bel Paese. Ma non solo. Nel 1985, per fare un esempio, Gini sperimentò la prima vinificazione senza anidride solforosa, ponendo in tempi non sospetti un’alternativa che poi ha trovato successivamente un ampio sviluppo. Attualmente la cantina con sede a Monteforte d’Alpone si estende su 58 ettari a vigneto, coltivati a biologico (comprensivi delle vigne di Campiano, dove è iniziata recentemente l’avventura aziendale rossista), per una produzione complessiva di 200.000 bottiglie. I vini a marchio Gini, in generale, riconducono senza esitazioni ad un lavoro in vigna decisamente rigoroso, attento e capace di riprodurre in bottiglia quei tratti salienti e caratteristici derivanti dai terreni di matrice vulcanica. E il Soave Classico La Froscà, oggetto del nostro assaggio, ne è una piena conferma. Ottenuto nell’omonimo Cru chiamato appunto “La Froscà”, dove l’azienda possiede 6 ettari, è un vino che sa mettere in rilievo la forza del Soave: un bianco solo in apparenza semplice e invece decisamente intrigante in gioventù, quanto complesso ed affascinante dopo un più che giustificato invecchiamento, rivelando una cifra stilistica tipica, raffinata e sempre molto ben bilanciata. La versione 2016, affinato per 8 mesi in acciaio e barrique, declina un’annata decisamente ottima e, in linea generale, assai adatta alle caratteristiche di maturazione della Garganega. offrendo aromi fragranti di fiori bianchi che si incrociano a cenni agrumati, di frutta a polpa bianca, erbe aromatiche e pietra focaia, continuativamente sostenuti da tocchi affumicati e speziati. Ma è in bocca che La Froscà, probabilmente dà il suo meglio. A trionfare sono vivacità e sapore insieme ad una certa grassezza e ad un finale articolato e piacevolmente ammandorlato.

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TAG: GINI, SOAVE

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