La storia dei “Poderi Luigi Einaudi” ha inizio nel 1897, quando Luigi Einaudi acquistò non lontano dal centro abitato di Dogliani la Cascina “San Giacomo”. Parallelamente al suo percorso didattico e politico, anche da Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi pare che non si sia perso neanche una vendemmia, consegnando alle Langhe un’azienda modello: cento ettari, di cui venti coltivati a vigna, costruiti praticamente da zero. Una storia che grazie ad uno dei suoi figli, Roberto, è continuata negli anni, e che oggi si è tramandata al nipote, Matteo Sardagna. Attualmente, la superficie vitata è arrivata a 52 ettari (per una produzione complessiva di 250.000 bottiglie), con l’ultima prestigiosa acquisizione di 1,5 ettari nel Cru di Barolo Monvigliero. Ma la filosofia produttiva è restata la medesima: un grande vino può nascere solamente da una grande vigna e da un grande terroir. Il legame con Dogliani, è un altro elemento importante: l’azienda, infatti, oltre a produrre Barolo dai Cru più importanti, ha mantenuto un legame tutto particolare con il vino di Dogliani. Ecco allora, non solo una declinazione più aristocratica del Dolcetto, quella del Cru Vigna Tecc, ma anche un Dogliani “base” capace di esprimere tutta la sua proverbiale piacevolezza. Il 2017 ha corredo aromatico ricco ed immediatamente espressivo, con alternanza di note fruttate e speziate, e un gusto vivo e succoso.
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