Forse non tutti sanno che le Cantine Leonardo da Vinci, che sorgono a pochi chilometri dal paese che ha dato i natali al grande artista rinascimentale e che ha ispirato il nome di questa realtà produttiva (oltre a quello della grafica delle sue etichette), rappresentano un piccolo colosso enologico toscano (750 ettari di vigneto per una produzione complessiva di 4.500.000 bottiglie, che spaziano tra tutte le denominazioni più rilevanti della Provincia di Firenze e della Toscana). La storia è quella di un progetto cooperativo, partito sessanta anni fa (con tappe rilevanti nel 1988 con l’acquisizione della Fattoria di Montalbano e nel 1990 con quella della Cantina di Montalcino), che dal 2012 è sotto la regia del Gruppo Caviro, il primo produttore di vino in Italia. La tipologia “Supertuscan”, come è stata il “marchio di fabbrica” per anni di tutta la Toscana enoica, anche per le Cantine Leonardo ha rappresentato un punto di non ritorno, impersonato dal vino del nostro assaggio. Il Santo Ippolito 2016, versione particolarmente promettente, è un classico uvaggio a base di Sangiovese, Merlot e Syrah, affinato 12 mesi in barrique. Un rosso d’esecuzione inappuntabile dove consistenza e fittezza del colore, preannunciano un vino cremoso, persistente e intenso. La ricchezza tannica è monumentale, con le note olfattive di mora e vaniglia a scandire un sorso dolce, continuo e avvolgente.
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