La Costiera Amalfitana, almeno dal suo lato enoico, ha raggiunto la ribalta mondiale grazie a questa azienda. Siamo a Furore, sul golfo di Salerno, le vigne sono piantate nelle colline che degradano verso le scogliere sul mare, in piccoli terrazzamenti e sono una delle rappresentazioni più plastiche della cosiddetta "viticoltura eroica". Era il 1980, quando Andrea Ferraioli regala come dono di nozze alla futura sposa Marisa Cuomo piccole vigne, di età media di ottanta anni, tutte a piede franco, ereditate dal padre. Nacque così la cantina Marisa Cuomo. Allevando i vitigni tipici della zona (Fenile, Piedirosso, Ginestra, Pepella, Ripolo, Sciascinoso, Tintore e Tronto), su suoli altamente calcarei, la cantina amalfitana produce vini dalla cifra stilistica sincera e inconfondibile. Se a decretarne il successo è stato soprattutto il Furore bianco, anche la versione ottenuta da uve a bacca rossa non è da meno. Ottenuta da un uvaggio paritario di Aglianico e Piedirosso, affinato per sei mesi in barrique, la versione 2017 ha colore rosso rubino brillante con riflessi tendenzialmente purpurei. Al naso, predomina un fruttato rigoglioso, segnato soprattutto da ricordi di ciliegia matura ben sorretti da tocchi di liquirizia e leggeri cenni pepati. In bocca, il vino attacca morbido e si sviluppa vivace e ritmato, proponendo sensazioni quasi piccanti che lo conducono ad un finale speziato e fragrante.
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