Appartiene al brand “Marina Cvetic” (linea nata nel 1991 dal legame privato e professionale tra Gianni Masciarelli e Marina), l’Iskra (“scintilla” in russo), prima annata prodotta la 2003, il Montepulciano in purezza, protagonista del nostro assaggio. I suoi profumi sono ampi ed avvolgenti e l’integrità del frutto è impeccabile, esaltando un’annata molto buona anche per l’Abruzzo enoico. Benissimo anche in bocca: il vino è pieno, solido, non privo di grinta, e corredato da tannini fitti e ben armonizzati. Traino per tutto un territorio, il progetto enologico dell’azienda fondata nel 1981 da quel grande uomo che è stato Gianni Masciarelli si snoda sulle quattro province abruzzesi, comprendendo le principali caratteristiche pedo-climatiche della Regione: dalle colline Teramane al clima continentale di Ofena, dai vigneti di Loreto Aprutino a quelli della Provincia di Chieti, dove si trova la cantina. Un progetto che ha fatto scuola, restando uno dei più significativi dell’Italia enoica. Oggi c’è una donna altrettanto grande, Marina Cvetic, a condurre autorevolmente una specie di piccolo impero del vino: 300 ettari a vigneto, per una produzione media di 2.500.000 bottiglie all’anno. Un portafoglio etichette articolatissimo, a cui nel tempo si sono aggiunti vini importanti, diventati un punto di riferimento, per esecuzione impeccabile e, molto spesso, coerenza con il loro terroir di appartenenza.
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