Gianfranco Fino e sua moglie Simona nel 2004 hanno cominciato la loro avventura vitivinicola e, in uno spazio di tempo assai breve, sono diventati una delle coppie del mondo del vino italiano più apprezzate. Certo le scelte sono state radicali, come radicali sono le etichette aziendali, ma la scalata compiuta è comunque stupefacente e contraddistinta da una costanza qualitativa per certi aspetti inimmaginabile, almeno a queste latitudini. Oggi questa dinamica realtà enoica pugliese conta su 21 ettari di vigneto, in affitto e di proprietà (erano meno di uno all’inizio) per una produzione complessiva di 20.000 bottiglie all’anno. Dalla cantina di Sava arrivano etichette decisamente dal minimo comune denominatore chiaro e definito a partire dalla varietà utilizzata per la maggior parte dei vini e cioè il Primitivo, ma a completare la coppia dei vitigni rossi più importanti del Salento c’è anche lo Jo, Negroamaro in purezza, oggetto del nostro assaggio. La versione 2017, ottenuta da uve leggermente appassite in pianta ed affinata in barrique nuove e di primo passaggio per un anno senza chiarifiche e filtrazioni, possiede profilo olfattivo generoso dai profumi di frutta rossa matura e in confettura, tocchi di mirto e timo su una base di spezie dolci. In bocca, il sorso è ampio ed attacca morbido per poi farsi più vivace incontrando tannini serrati e una fragranza acida di buona presenza.
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