Nei pressi di Castelnuovo Berardenga, “capitale” della sottozona più meridionale della denominazione del Chianti Classico, si trova la Tenuta di Arceno (92 ettari a vigneto per un totale di 250.000 bottiglie), di proprietà americana (Gruppo Kendall-Jackson) e con guida tecnica bordolese con qualche sfumatura californiana nelle mani di Pierre Seillan - creatore a Sonoma di Verité Winery e prima attivo a Saint-Emilion - e dell’italo americano Lawrence Cronin. Da qui escono etichette ben centrate e di inappuntabile fattura, dai Sangiovese chiantigiani declinati con stile sobriamente moderno e con l’obbiettivo centrato di non snaturarne personalità e carattere, ai blend e alle purezze di impostazione bordolese, realizzati con altrettanta misura e raffinatezza. Ottenuto dall’omonimo vigneto, impiantato nel 1998, il Chianti Classico Gran Selezione Strada al Sasso matura in barrique per 12 mesi. La versione 2018 beneficia di un’annata tendenzialmente fresca che a Castelnuovo Berardenga, areale notoriamente tra i più caldi del Chianti Classico, si traduce quasi immediatamente in vini più fragranti e nervosi. Ecco allora gli aromi farsi nel bicchiere freschi tra toni fruttati scuri, tocchi di viola e spezie e caffè tostato a rifinitura. In bocca, il vino non perde la sua densità ma l’articolazione, grazie ad una buona spina acida e a tannini incisivi, risulta mossa e non priva di chiaro-scuri.
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