Benché il nome Gianni Gagliardo compaia sulle etichette dell’azienda con sede a La Morra nel 1986, la storia di questa realtà produttiva inizia molto prima. Le origini fanno capo alla Famiglia Colla, che sin dalla metà dell’Ottocento coltivava vigne a Santo Stefano Belbo. La Famiglia si sposta poi a Diano d’Alba, dove nel 1913 nasce Paolo Colla. Quest’ultimo, nel 1961, acquisisce una cascina a La Morra. Nel 1972 Marivanna Colla, figlia di Paolo, sposa Gianni Gagliardo, che, alla morte di Paolo nel 1981, assume le redini aziendali, disegnandone i tratti odierni. Da sempre caratterizzata da una infaticabile attività commerciale, specialmente al di là dell’Oceano dove è arrivata tra le prime, l’azienda Gianni Gagliardo, 25 ettari a vigneto per 180.000 bottiglie complessive (più i 10 ettari della Tenuta Garetto nella denominazione Nizza, acquisita nel 2017), mette in campo una filosofia produttiva tendenzialmente all’insegna della classicità, partendo da materia prima ineccepibile e proseguendo con lunghe maturazioni dei suoi vini più importanti in legno grande e utilizzando, infine, le Menzioni Geografiche Aggiuntive, che si dispiegano in ben otto Barolo. Uno di questi è il Barolo del Comune di La Morra 2018, che ha naso ben profilato di fiori, piccoli frutti rossi, toni balsamici e affumicati. In bocca, il sorso è solido e succoso, dal grip tannico deciso e dal finale persistente, arioso e profondo.
(fp)
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