La storia del Prosciutto di Carpegna Dop nasce all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, tra le colline del Montefeltro. E proprio a Carpegna, tra Emilia-Romagna, Marche e Toscana, si trova l’unico stabilimento di produzione, che vi affonda le sue radici fin dal XIV secolo. Pochi gli esperti che, attraverso i secoli, hanno tramandato l’arte del Prosciutto di Carpegna, garantendo che i metodi tradizionali e le ricette della sua stagionatura rimanessero intatti per centinaia di anni. Accanto alle particolari caratteristiche climatiche, il Prosciutto di Carpegna nasce da una speciale salatura costituita da sale marino e da un mix segreto di spezie, tra cui la paprika, donando a questo prosciutto un sapore unico, delicato e inconfondibilmente aromatico, confermato dalla texture e dal colore e della fetta, che varia tra un colore rosso ambrato ed uno salmonato nelle zone più magre. La sua sofficità lo rende consumabile da solo, ma il suo ruolo da protagonista può emergere anche all’interno di ricette fantasiose. Il Prosciutto di Carpegna Dop si ottiene dalla stagionatura (minimo 14 mesi) di cosce fresche di razza suina italiana “Pesante Padano” o “Suino Pesante”. I maiali provengono esclusivamente da allevamenti situati nelle tre regioni del centro nord Italia. A custodire questa ennesima eccellenza del giacimento gastronomico del Bel Paese c’è il Consorzio del Prosciutto di Carpegna, nato nel 2015, che tutela questo prosciutto già a denominazione di origine protetta dal 1996.
(fp)
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