02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)
GUERRE COMMERCIALI

La Cina minaccia dazi su formaggi e prodotti freschi Ue. L’allarme di Coldiretti e Confagricoltura

“Le vendite di formaggi italiani nel Paese asiatico hanno raggiunto nel 2024 un valore di 71 milioni di euro, con un aumento del 207% sul 2020”
CINA, Coldiretti, Confagricoltura, DAZI, EXPORT, FILIERA ITALIA, FORMAGGI FRESCHI, SETTORE LATTIERO-CASEARIO, Non Solo Vino
La Cina minaccia dazi su formaggi e prodotti freschi Ue

In un’epoca in qui nuove guerre commerciali sono all’ordine del giorno, dalla Cina non arrivano buone notizie: il Ministero del Commercio cinese, infatti, riporta Efa News - European Food Agency, ha annunciato che, da domani 23 dicembre, applicherà dei dazi provvisori su una serie di prodotti lattiero-caseari importati dall’Unione Europea: i dazi andranno dal 21,9% al 42,7% e, tra i prodotti colpiti dalle misure, ci sono formaggi freschi e trasformati, ma anche latte e creme.
L’iniziativa, sempre secondo quanto attesta il Ministero del Commercio di Pechino, rientra in un’indagine contro le sovvenzioni avviata dalle autorità cinesi nell’agosto 2024: l’indagine, che dovrebbe concludersi a febbraio 2026, è stata considerata una misura di ritorsione contro Bruxelles dal momento che è stata avviata il giorno dopo l’annuncio europeo di imporre dazi elevati sui veicoli elettrici prodotti in Cina. E la notizia che arriva dopo che, pochi giorni, fa la Cina ha imposto dazi doganali fino al 19,8% sulla carne suina Ue, che comunque, sottolinea Pechino, “rappresenta un “drastico calo” rispetto alle tariffe commerciali preliminari previste che arrivavano fino al 62,4%”.
“Il valore dell’export di formaggi italiani in Cina è triplicato negli ultimi 5 anni e la mossa di Pechino di mettere dazi sui prodotti lattiero-caseari europei rischia di pesare sulle potenzialità di crescita del settore sul mercato asiatico, ennesimo episodio di una guerra commerciale che sta danneggiando il settore agroalimentare”, rilanciano allarmate Coldiretti e Filiera Italia. “Le vendite di formaggi italiani in Cina hanno raggiunto nel 2024 un valore di 71 milioni di euro, con un aumento del 207% sul 2020”, dice Coldiretti su dati Istat.
L’organizzazione agricola rileva che se “i numeri sono ancora limitati, il percorso di crescita degli ultimi anni evidenzia le potenzialità del mercato cinese, che non è autosufficiente dal punto di vista del lattiero-caseario e che sembra sempre più interessato al segmento dell’alta qualità, a partire dai formaggi freschi, dove il made in Italy può essere protagonista. I formaggi sono il secondo prodotto agroalimentare italiano esportato in Cina dopo il vino - concludono Coldiretti e Filiera Italia - con l’export di cibo tricolore che ha superato nel 2024 i 600 milioni di euro in valore”.
Una misura, quella dei dazi cinesi, che Confagricoltura giudica “inaccettabile”, perché rischia anche di produrre “effetti distorsivi sul mercato europeo. Una barriera all’export rischia di portare una maggiore quantità di prodotti sul mercato interno, con una possibile compressione dei margini per le imprese. Effetti negativi potrebbero esserci anche sul trend di crescita, che l’export italiano in Cina di latte e derivati ha registrato quest’anno (+34% in quantità, +12% in valore)”, sottolinea Confagricoltura, che giudica le misure incomprensibili anche sul piano giuridico. “I sussidi contestati rientrano, infatti, negli aiuti previsti dalla Politica Agricola Comune dell’Unione. Per questo motivo è da accogliere positivamente la decisione della Commissione Europea di presentare un ricorso formale all’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) contestando la legittimità dell’azione cinese e riaffermando la conformità alle regole internazionali del sistema europeo di aiuti. Quanto sta accadendo conferma la necessità di un cambio di rotta nella politica commerciale agricola europea. È indispensabile rafforzare la tutela del settore, garantire un budget adeguato e preservarne l’autonomia”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli