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L’EVENTO

Grandi vini di Borgogna e beneficenza: 856.950 euro nell’asta degli Hospices de Nuits-Saint-Georges

Edizione n. 64 dell’incanto, battuto a Château du Clos de Vougeot, con la regia di iDealwine. Con prezzi medi delle “pièces” a +41,5% sull’asta 2024

Il binomio tra grandi vini di Borgogna e beneficenza è garanzia di successo: lo conferma l’edizione n. 64 dell’asta degli Hospices de Nuits-Saint-Georges, di scena nei giorni scorsi nello storico Château du Clos de Vougeot, con la regia di iDealwine, che ha incassato 856.950 euro, tra i 796.000 euro ottenuti dalla vendita delle pièces dell’annata 2024, con un prezzo medio per barrique in notevole aumento (+41,5%, cifra che si avvicina al record del 2022), ed i 60.950 euro ottenuti dalla vendita di alcuni lotti composti da bottiglie di vecchie annate della tenuta. Tutti i proventi saranno interamente versati agli Hospices de Nuits per finanziare i bisogni della struttura ospedaliera. La “pièce de charité”, invece, ha raggiunto la cifra provvisoria di 53.900 euro: venduta per sottoscrizione, e non all’asta, il ricavato sarà devoluto all’organizzazione non-profit “Coucou nous voilou” fondata da Marc Salem, che si occupa da oltre 10 anni di migliorare il soggiorno dei bambini e degli adolescenti ricoverati in ospedale, organizzando per loro delle attività destinate a rendere più piacevole la loro ospedalizzazione (giocattoli, murales, viaggi e non solo).
Un risultato importante, nonostante un catalogo più contenuto rispetto al passato, per via delle basse rese dell’annata 2024, che comunque ha dato vita a “vini di estrema qualità, finezza e dall’ottimo potenziale di invecchiamento”, spiegano dal Domaine des Hospices de Nuits-Saint-George (e di cui WineNews ha potuto assaggiare alcuni campioni in anteprima grazie a iDealwine).
“In effetti, nell’edizione di quest’anno - spiega una nota - è stato possibile proporre alla vendita solo 36,5 barriques (35,5 vendute all’asta, più una destinata alla “pièce de charité”), contro le 150 proposte nel 2024 (144 vendute) e le 160 del 2023. Le 35,5 pièces, suddivise in 15 cuvée diverse, sono state apprezzate per la loro eleganza e precisione. Il numero delle barriques proposte in beneficenza, finora, è il più basso registrato dal 1961 ad oggi (-75,7% sul 2024)”. Ma, come detto, l’asta è riuscita a raccogliere ben 796.000 euro. Il prezzo medio per barrique ha raggiunto i 22.422 euro, con un importo in aumento del +41,5% sul 2024 e che si allinea con i risultati record ottenuti nel 2022 (lo scorso anno il prezzo medio per pièce aveva raggiunto solo 15.844 euro). Se si guarda un po’ più nel dettaglio ai risultati, il prezzo medio per i vini rossi - 14 cuvée su 15 in vendita per un totale di 34 pièces proposte all’asta - si attesta a 22.147 euro a pièce, ossia +40,6% sul 2024. Per i Premier Cru, sempre in rosso, il prezzo medio ha raggiunto addirittura i 28.816 euro. Il vino più costoso della vendita è stata la cuvée Nuits-Saint-Georges 1 er Cru Sires de Vergy, che ha raggiunto i 55.000 euro (41.000 nell’asta del 2024, +34,5%).
La pièce dell’unico bianco prodotto dalla tenuta, il Nuits-Saint-Georges 1er Cru Les Terres Blanches, è stata aggiudicata per 27.000 euro (+28,6%), completata da una barrique in formato feuillette venduta per 16.000 euro.
Per compensare le quantità limitate dell’annata 2024, sono state proposte all’asta anche 240 bottiglie e 120 magnum di vecchie annate prodotte dalla tenuta degli Hospices de Nuits-Saint-Georges. I vini in questione sono stati proposti in millesimi che vanno dal 2005 al 2017 e sono stati venduti in lotti di 1, 2, 3 o 6 bottiglie. Il prezzo medio per bottiglia si aggira intorno ai 130 euro. In più, durante la vendita, la maison Edouard Delaunay ha offerto un lotto composto da due bottiglie di Nuits-Saint-Georges 1er Cru 1955 e 1959, aggiudicato per 2.000 euro. L’importo sarà interamente riversato all’associazione “Coucou nous voilou”.
Cyrille Jomand, banditore dell’asta degli Hospices de Nuits e Ceo di iDealwine, ha dichiarato: “dopo aver contribuito a digitalizzare il mondo delle aste dei fine wines per oltre 25 anni, avevamo bisogno di una grande occasione, di un luogo importante e di una buona causa per ritornare in sala e organizzare finalmente un’asta fisica. Possiamo affermare di essere riusciti a compiere la nostra missione. Siamo molto felici e fieri dei risultati ottenuti da questa vendita, soprattutto in un contesto produttivo così particolare come quello degli Hospices”.
Guillaume Koch, direttore degli Hospices Civils de Beaune - di cui fanno parte gli Hospices de Nuits - ha aggiunto: “siamo estremamente fieri dei risultati ottenuti da questa vendita. All’inizio speravamo in un piccolo aumento dei prezzi di aggiudicazione delle pièces, ma siamo sicuramente riusciti ad andare oltre grazie ai record registrati oggi. Oltretutto la vendita delle bottiglie e delle magnum ha permesso a qualche appassionato ed esperto di aggiudicarsi delle belle annate. Siamo felici del risultato finale e molto grati ai padrini della vendita per il loro sostegno e contributo”.

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