Il successo planetario di Bolgheri non è un mistero. Tante le etichette capaci di trasformarsi in veri e propri capolavori enoici senza tempo e riconosciuti universalmente, stabilmente tra i 1.000 vini più ricercati al mondo, secondo Wine-Searcher, e tra i vini più quotati nelle aste e negli scambi sul mercato secondario, come accertato dal benchmark più importante del settore, ovvero il Liv-Ex. Una denominazione che genera un valore tra i più alti d’Italia: quello medio a bottiglia all’origine è di 21,00 euro, quello annuo della produzione all’origine di 150 milioni di euro, grazie ai 1.365 ettari di vigna iscritti alla Doc (in totale 1.544, di cui il 40% in conduzione biologica, per 74 produttori associati al Consorzio di Tutela), e una produzione media annua attestata sui 7.000.000 di bottiglie, di cui il 64% di Bolgheri Rosso, il 19% di Bolgheri Superiore, poi di Bolgheri Vermentino, Bianco e Rosato. Restano consistenti anche i valori dei prezzi dello sfuso, con il Bolgheri Doc che oscilla tra 900 e 950 €/hl e il Bolgheri Superiore tra i 1.000 ed i 1.100, con le quotazioni dei vigneti che toccano il milione a ettaro (Osservatorio Uiv-Vinitaly su dati Crea). Detto questo, per tornare alle etichette e alle aziende, i nostri assaggi targati 2024 del bolgherese (insieme a quelli delle monografie 2018 - 2019 - 2020 - 2021 - 2022 - 2023) non paiono subire flessioni di sorta, con tante realtà che anche in questa nuova monografia meritano una buona segnalazione nelle prossime newsletter settimanali “I Vini di WineNews”: Castello di Bolgheri, Guado al Melo, Campo al Signore, Fornacelle, Podere Roseto, Poderesette, Campo alle Comete, Donne Fittipaldi, Campo al Mare, Podere Prospero, Fratini Hortense, Banfi, Le Crocine di Niccolò Marzichi Lenzi e delle gemelle Green.
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