Il Campo Rotaliano è un’unità geografica ben delimitata, una sorta di rientranza della Valle dell’Adige incuneata fra le montagne. All’interno di questa piccola pianura, si differenziano delle microzone a cui i viticoltori hanno dato nomi diversi. È dall’assemblaggio delle uve di alcune di queste microzone e quindi dal sinergismo delle loro differenze che nasce il Teroldego Rotaliano “Foradori”. Non è questo il vino di punta di Elisabetta Foradori, principale artefice del rilancio del vitigno trentino a bacca rossa, soprattutto grazie al Granato, ma già in questo prodotto è molto evidente una precisione esecutiva di assoluto equilibrio e una ottima risposta al passare del tempo.
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