A Mondiali sudafricani ormai in via di esaurimento, ci soffermiamo sul vino forse più importante di questo Paese. Si tratta del Vin de Constance, la cui storia, non priva di intrecci con la leggenda, comincia nel 1685, quando Simon Van der Stel, governatore della colonia olandese, lo presentò per la prima volta. Da allora, per tutto il Settecento e l’Ottocento, diventò uno dei vini prediletti dalle corti di tutta Europa. Ma chi forse lo amò di più fu Napoleone che si racconta addolcisse le sue giornate di esule a Sant’Elena con questo vino. Poi, sul finire dell’Ottocento, la fillossera distrusse i suoi vigneti, decretandone la scomparsa. Solo agli inizi degli anni Ottanta, la famiglia Jooste acquista la tenuta di Klein Constantia e, dopo un attento recupero, lo “resuscita”. La versione 2005 è decisamente complessa nei profumi dalle note di frutta secca all’arancia candita, dal miele alla menta. La bocca è spessa, estremamente continua, mai stucchevole. Bellissima l’acidità che mantiene il vino sempre in tensione.
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