Salvato dall’oblio da alcuni agricoltori della zona, l'Aglione della Val di Chiana prodotto da I Tre Capi, azienda che coltiva i suoi terreni tra Chiusi e Montepulciano, è un ortaggio tipico di questa parte della Toscana che, specie nel recente passato, ha visto ampliarsi il suo allevamento, diventando una coltura in crescita non secondaria nel panorama agricolo regionale. Da sempre è utilizzato per produrre il sugo all’aglione per condire tipicamente i pici ed è di ampissimo utilizzo in cucina: crudo ad insalata, sulla bruschetta insieme all’olio nuovo, si accoppia benissimo perfino con il pesce. Di questo ortaggio, rigorosamente da non confondere con l'aglio, si mangiano anche gli scapi fiorali, detti anche germogli o talli, in maniera simile agli asparagi, prima leggermente bolliti e poi in mille diverse maniere. È una pianta a basso impatto ambientale, molto rustica, una coltura da rinnovo che richiede lavorazioni del terreno accurate, ma che non necessita di particolari concimazioni.
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