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“VINOVIP CORTINA” 2022

A Chiara Lungarotti, “signora del vino dell’Umbria”, il premio “Pino Khail”

La produttrice è la prima donna a ricevere il riconoscimento voluto in memoria dello storico fondatore di “Civiltà del Bere”
CHIARA LUNGAROTTI, CIVILTÀ DEL BERE, PREMIO KHAIL, VINOVIP CORTINA, Italia
Chiara Lungarotti, con il direttore della storica rivista del vino “Civiltà del Bere”, Alessandro Torcoli

A Chiara Lungarotti, “signora del vino dell’Umbria” e di Torgiano (la cittadina del vino dove la famiglia Lungarotti ha creato il museo della civiltà del vino più bello del mondo, ndr) il premio “Pino Khail” 2022, dedicato al fondatore di “Civiltà del bere”, consegnato alla produttrice a “VinoVip Cortina” 2022 dal direttore della storica rivista, Alessandro Torcoli. Ed è anche la prima donna a ricevere il riconoscimento, dopo personalità, tra gli altri, come Piero Antinori, Lucio Caputo, Pio Boffa, Lucio Tasca d’Almerita, Cesare Pillon e Piero Mastroberardino, tra gli altri.
“Sono orgogliosa e felice per questo premio - ha detto Chiara Lungarotti - sono tantissimi i ricordi che ho davanti agli occhi, da quando poco più che bambina, negli anni Ottanta, i miei genitori mi portavano ai primi eventi e viaggi promozionali del vino italiano nel mondo. Pino Khail è stato bravissimo, il primo capace di farci fare squadra tra produttori, cosa non semplice. Oggi molti colleghi sono amici. E penso che Pino Khail oggi sarebbe molto orgoglioso di vedere come sta andando avanti “Civiltà del Bere”, la sua creatura”.
“Abbiamo deciso di assegnare il premio a Chiara Lungarotti - ha dichiarato Alessandro Torcoli - non solo perché, da giovanissima, in anni difficili, ha preso in mano le redini dell’azienda guidandola con sicurezza e dimostrandosi un’innovatrice. Ma soprattutto perché la famiglia Lungarotti ha dato grande luce all’Umbria, un territorio che nell’immaginario internazionale è sempre stato visto come un po’ timido e chiuso e che, grazie anche al suo prezioso contributo, si è fatto conoscere nel mondo”.
“Sono molto felice di ricevere questo importante riconoscimento - ha aggiunto Chiara Lungarotti - che premia non solo il mio impegno come produttrice ma anche quello della mia famiglia, con cui condivido la passione per questo bellissimo lavoro, e di tutto il team di collaboratori che mi supporta quotidianamente. Mio padre, Giorgio Lungarotti, è stato un grande innovatore ed è riuscito a disegnare l’Umbria sulla mappa mondiale del vino. Ci ha lasciato un’eredità preziosa, ma anche una grande responsabilità: quella di continuare a far crescere un’azienda che è riuscita a promuovere nel mondo le eccellenze enologiche del nostro territorio. E noi, in un periodo di grandi sfide dal punto di vista dell’innovazione sia in vigna sia in cantina, abbiamo intrapreso con determinazione la via del rilancio puntando su una produzione sempre più sostenibile e cercando di trasmettere l’impronta della nuova generazione, senza mai tradire il carattere inconfondibile dei nostri vini iconici. Guardiamo al futuro con ottimismo e pragmatismo, pronti a cogliere le nuove opportunità e ad affrontare le criticità, consapevoli di quanto il comparto del vino sia un volano fondamentale per l’economia nazionale e per la promozione del made in Italy nel mondo”.

Focus - I vincitori del Premio Khail
Dopo Lucio Caputo, presidente di Italian Wine & Food Institute (premiato nel 2011), Lucio Tasca d’Almerita (2013) Piero Antinori (2015), Pio Boffa della Pio Cesare (2017), Cesare Pillon (2019) e Piero Mastroberardino (2019), quest’anno è una produttrice a conquistare il prestigioso riconoscimento. Chiara Lungarotti, agronomo, è Amministratore Delegato di Lungarotti, storica azienda umbra che opera nel settore vitivinicolo - con le tenute di Torgiano e Montefalco - ma anche turistico e culturale, attraverso le attività dell’omonima Fondazione che gestisce il Museo del Vino e il Museo dell’Olivo e dell’Olio di Torgiano. Il suo motto è “conservare, proseguire, innovare e sviluppare nel rispetto della tradizione e delle proprie radici”. Consigliere di Federvini, è stata eletta nel 2022 Vice Presidente di Unione Italiana Vini. Inoltre, è Accademica della Accademia della Vite e del Vino e della Accademia dei Georgofili.
Lungarotti è un’azienda vinicola storica dell’Umbria, fondata a Torgiano da Giorgio Lungarotti, e oggi guidata dalle figlie Chiara e Teresa, coadiuvate dalla madre Maria Grazia e dai nipoti Francesco e Gemma. Oggi conta in tutto 250 ettari di vigneti, dislocati tra la Tenuta di Torgiano (230 ha, certificata Viva per la sostenibilità dal 2018) e quella di Montefalco (20 ettari, a conduzione biologica dal 2010), dove si pratica una viticoltura attenta all’ambiente e alla biodiversità, oltre che alla valorizzazione dei vitigni autoctoni intervallati da qualità internazionali. Le due tenute producono in tutto 29 etichette, tra cui il Rubesco Riserva Vigna Monticchio - Torgiano Rosso Riserva Docg, nominato più volte tra i migliori vini rossi italiani, e il Rubesco - Rosso di Torgiano Doc, profonda espressione dell’Umbria.

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