Che sia un brindisi a due, una cena tra amici o un evento, sono infinite le occasioni per brindare con il vino più iconico di sempre: il 24 ottobre torna lo “Champagne Day”, e sono molti gli eventi in programma in Italia, tra ristoranti ed enoteche, dedicati a degustazioni e abbinamenti con piatti speciali (guest star di questa edizione i salumi del Belpaese). Ma chiunque può organizzare e proporre un momento speciale per brindare in compagnia, in famiglia o con gli amici, per partecipare ad una ricorrenza che riunisce tutti - appassionati, professionisti e curiosi - attorno alla passione per il grande vino dell’omonima regione viticola francese. Del resto, se c’è un vino che è un’icona mondiale, è lo Champagne, nonostante i consumi che cambiano e gli scenari geopolitici complessi, per un settore “segnato dalla persistente crisi e dal calo del potere d’acquisto”, sottolinea Estelle Thibault, direttore generale Sgv (Syndicat Général des Vignerons de la Champagne). L’export (che conta su 271 milioni di bottiglie e vale 3,75 miliardi di euro, su un fatturato complessivo di 5,8 miliardi) rimane esposto “a politiche protezionistiche, nonché a una maggiore concorrenza da parte di altri vini spumanti”, secondo Thibault. L’Italia si conferma il quinto mercato mondiale, e ha celebrato come ogni anno le bollicine francesi in occasione della “Champagne Experience” 2025, organizzata da Excellence Sidi e da poco conclusasi a BolognaFiere: qui WineNews ha intervistato i protagonisti per tracciare lo stato dell’arte di un settore che attraversa un momento di contrazione (seguendo l’andamento generale del mondo del vino), ma che nel complesso tiene. Proprio per capire come il “Sistema Champagne” guarda al futuro, WineNews ha anche fatto un viaggio nella regione francese, con tappe nelle più prestigiose Maison, da Joseph Perrier a Veuve Clicquot (Lvmh), da Dom Pérignon a Moët & Chandon, da Ruinart a Perrier-Jouët, da Louis Roederer a Deutz. Ma non c’è solo la tradizione a fare scuola: anche il mondo dello Champagne ha introdotto le quote rosa. Oggi infatti una nuova generazione di donne chef de cave guida i team enologici da cui dipendono l’interpretazione delle annate e la continuità stilistica delle cuvée d’assemblage, ma anche la loro innovazione.
Per l’edizione 2025 dello “Champagne Day”, il Bureau du Champagne propone di esplorare gli abbinamenti con i salumi: un incontro inaspettato, ma sorprendentemente armonico, che unisce la vivacità e l’eleganza dello Champagne alla ricchezza aromatica della salumeria italiana. Freschezza, acidità ed effervescenza diventano gli alleati ideali per equilibrare la grassezza, la speziatura e la sapidità degli affettati, creando esperienze gustative inedite. A questo proposito il patrimonio gastronomico italiano offre innumerevoli spunti: per esempio il Lardo di Arnad trova in uno Champagne Blanc de Blancs la mineralità e l’acidità necessarie per esaltare il grasso e le erbe. Un Brut sans année, dal dosaggio equilibrato e frutto dell’assemblaggio di parti uguali di Pinot Noir, Meunier e Chardonnay accompagna la dolcezza e l’aromaticità della Mortadella Bologna. Uno Champagne Blanc de Noirs, ottenuto cioè solo da uve a bacca nera, si abbinerà a un classico salame gentile, giocando questa volta più che sul contrasto su una complicità che vede nella morbidezza l’alleato comune. Il Prosciutto Crudo di Parma Dop 24 mesi, con la sua dolcezza e la tipica sapidità, può trovare un interessante accostamento con un rosé d’assemblaggio. La versatilità dello Champagne si presta anche alla sperimentazione in abbinamenti inaspettati: la piccantezza della ‘Nduja di Spilinga può essere bilanciata dalla dolcezza di un Demi-Sec, giocando sull’equilibrio che tra zucchero e peperoncino. Poi, per continuare a conoscerlo, torna l’Académie du Champagne, l’evento del Bureau du Champagne completamente dedicato all’alta formazione sulla denominazione, in programma a Milano il 3 novembre. Sarà possibile scegliere tra tre percorsi in base agli interessi e al livello di conoscenza (Neofiti, Esperti e Intenditori). Ogni percorso è strutturato in tre lezioni di 45 minuti, ogni lezione approfondirà diversi argomenti attraverso la degustazione di un numero variabile tra le 12 e le 15 cuvée. Le iscrizioni sono a numero chiuso e fino a esaurimento posti.
Invece, per formarsi gratuitamente, 365 giorni all’anno, Champagne Education è il primo programma completo creato dal Comité Champagne per formare i professionisti del vino e rafforzare le loro competenze nel dialogo con i consumatori. Disponibile in cinque lingue, inclusa la versione in italiano, è un progetto interattivo che consente di seguire un percorso di formazione completo a partire dal proprio livello di conoscenza.
Intanto in Francia c’è chi festeggia il “Re dello Champagne”: il 25 ottobre, in occasione dello “Champagne Day” e alla vigilia dell’anniversario dell’incoronazione di Luigi XV a Reims, il 25 ottobre 1722, Champagne de Venoge gli rende omaggio. Fondata nel 1837 a Épernay, la Maison de Venoge è da sempre profondamente legata alla storia dello Champagne e alla grandezza della monarchia francese: la sua cuvée di prestigio, Louis XV, è stata creata in tributo al decreto reale del 25 maggio 1728 con il quale il giovane sovrano, per la prima volta, autorizzò il trasporto e la vendita commerciale del vino di Champagne in bottiglia. Questo editto visionario, che permise lo sviluppo dell’effervescenza e quindi la nascita dello Champagne moderno, fissò per sempre il destino della regione. Inoltre drante l’incoronazione di Luigi XV nella Cattedrale di Reims, lo Champagne fu servito per la prima volta in occasione di un grande evento di Stato, iniziando così la sua ascesa a vino dei re e delle corti d’Europa. Per l’occasione, il 24 e 25 ottobre, il bar L’Écurie di de Venoge, situato davanti all’Hôtel Particulier della Maison al numero 33 di Avenue de Champagne (Épernay), proporrà lo Champagne Louis XV ad un prezzo speciale (20 euro al calice), per permettere a un pubblico più ampio di apprezzarlo.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025


















































































































































































