I confetti delle feste hanno, di solito, due forme: una liscia e schiacciata con un’anima di cioccolato, l’altra tipo fagiolo con ripieno di mandorla. Esiste, poi, il “birignoccoluto” o “confetto a riccio”, il confetto di Pistoia. Non è affatto paragonabile al confetto tradizionale, quello prodotto in quantitativi industriali con moderni macchinari. Il “confetto riccio” è il risultato di una lunga lavorazione artigianale (10 ore), dal colore bianco, all'anice o semi di finocchio, con un leggero retrogusto di vaniglia, è di forma tonda, totalmente irregolare e bitorzoluta. Proprio gli alti costi della lavorazione, sommati a un cambio generale di costume, ma anche la specifica professionalità necessaria per la sua realizzazione, fatto senza alcun tipo di amido, sono state le cause principali del suo declino della produzione. Oggi i confetti di Pistoia sono preparati artigianalmente nel laboratorio della famiglia Corsini, che dal 1918, non ha mai smesso di assicurare la produzione di questo unicum.
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