Per Gioia Cresti l'essenza della propria professione sta tutta nel lavoro in vigna. Una nobile dichiarazione d'intenti troppo spesso consolatorio luogo comune del mondo del vino italiano. Ma non per l'enologa senese. Nell'azienda di famiglia vige grande rigore nel vigneto e nessuna inutile forzature in cantina. Il risultato è una gamma di vini di notevole franchezza e personalità. E il Do ut Des, ovvero il rosso di punta della proprietà, ne è l'esempio più cristallino. Invitante per equilibrio e nitidezza olfattiva, è un vino dal carattere spiccato, merito di tannini saporiti e di una buonissima reattività acida. Braccio destro di Carlo Ferrini, Gioia Cresti ha in atto anche consulenze in proprio soprattutto nel territorio del Chianti Classico.
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