In origine era l’artemisia (chiamata Wermut in tedesco), pianta base per il distillato assenzio, dal colore verde e dal sapore aspro. Questo liquore, infuso con erbe nel vino, era già diffuso ai tempi dell’antica Grecia e Roma e nel 1600 in Germania, ovviamente con adattamenti diversi nello spazio e nel tempo. In Italia ha dato forma al Vermut, forse inventato in Toscana (compare nel testo di Villifranchi Oenologia Toscana del 1999), sicuramente industrializzato a Torino nel 1786 da Antonio Benedetto Carpano. È qui, fra il Piemonte e la Francia (Vermouth) che si è diffuso maggiormente, diventando l’ingrediente primario di numerosi cocktail e aperitivi. Pietro Colosi, giovane enologo della cantina siciliana Colosi, ha voluto cimentarvisi con una versione isolana. Così è nato Sei un Vermut, Vermouth Rosso a base si Insolia, aromatizzata con un infuso di assenzio, radice di genziana e bacche di vaniglia: rabarbaro, cappero, nepitella e cardamomo nei profumi, è morbido e dolce-amaro in bocca. Con un tocco di iodio.
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