Il Cile è considerato, un po’ superficialmente, una tra le zone di produzione del “Nuovo Mondo” enologico, alla stregua, per esempio, dell’Australia. In realtà, nella Maipo Valley, la viticoltura arrivò già alla fine dell‘800, con tonneaux ed enologi provenienti da Bordeaux, che qui introdussero il Cabernet Sauvignon e trasformarono questa valle in uno dei terorir più vocati per la coltivazione di questo vitigno. Concha y Toro, vero e proprio punto di riferimento della viticoltura del Sud America ed attualmente l’azienda più importante del Cile con più di 4.500 ettari a vigneto, ha oltre un secolo di storia e il Don Melchor rappresenta il vino icona del Cabernet “alla cilena”. Ottenuto dai vigneti di Puento Alto, è caratterizzato da profumi scuri, che donano un particolare carattere alle intense note fruttate e ai toni di grafite, cioccolato e cedro. Al gusto, è caratterizzato da un impatto caldo, avvolgente e da un tannino ben risolto. Finale ricco e dolce, forse solo un po’ statico. I vini di Concha y Toro sono importati e distribuiti da Castello Banfi.
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