Il Pecorino di Farindola è prodotto nella parte sud-orientale del Gran Sasso, nei comuni di Farindola, Penne, Montebello, Villa Celiera, Carpineto della Nora, Arsita, Bisenti e Castelli. Si tratta di un prezioso prodotto tipico dell’Abruzzo che ha rischiato la scomparsa con la progressiva diminuzione in zona dell’allevamento ovino. Ma nel 2001, il Pecorino di Farindola diventava Presidio SlowFood, e nel 2002 nasceva il Consorzio di Tutela del Pecorino di Farindola. L’uso del caglio di maiale è diventato simbolo della unicità del Pecorino di Farindola, rinnovando lo storico connubio tra pecora e maiale. Ha alcune caratteristiche che lo distinguono: è ottenuto da latte ovino cagliato a 33–34 gradi senza refrigerazione, con caglio di maiale; la salatura superficiale delle forme è ottenuta in cestini di vimini (“fiscelle”); stagiona da 3 mesi ad 1 anno, senza lavare le forme, che sono trattate in superficie con olio e aceto; dopo i primi mesi su assi di legno le forme vengono stagionate in casse o madie di legno.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024