L'azienda di Elisabetta Foradori si trova nel bel mezzo della piana Rotaliana e conta su 15 ettari vitati, che stanno progressivamente per essere riconvertiti alla biodinamica. Probabilmente, senza la sua caparbietà il Teroldego, vitigno di antica coltivazione fra i più difficili del nostro straordinario patrimonio ampelografico, non sarebbe mai arrivato sulle tavole di Londra come di New York. Vino simbolo di questa per nulla scontata operazione tecnica e di marketing, il Granato, che nella versione '03, svela profumi fruttati nitidi e ben a fuoco, rifiniti da una meravigliosa speziatura. Al palato, il vino è elegante ed energico e la fusione tra frutto e rovere è riuscitissima. Finale garbato e profondo.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025