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LA GRIFFE

La Spinetta Doc Barbera d'Asti Superiore Bionzo

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2004
Uvaggio: Barbera
Bottiglie prodotte: 35.000
Prezzo allo scaffale: € 32,00 - 34,00
Proprietà: Fratelli Rivetti
Enologo: Giorgio e Andrea Rivetti

Cosa ci fa un rinoceronte su un’etichetta di un vino? Se ci lasciassimo guidare da una spietata analisi di marketing, la risposta potrebbe essere data da un altro animale: il coccodrillo sulla maglietta Lacoste, ovvero un semplice marchio. Nel caso del rinoceronte de La Spinetta c’è, evidentemente, anche questo, insieme alla passione per l'arte figurativa e all'ammirazione dei Rivetti per la celebre xilografia di Albrecht Dürer, che, senza mai aver visto un rinoceronte in carne ed ossa, lo disegnò in maniera così convincente che nei 300 anni successivi gli artisti europei continuarono a raffigurare l'animale secondo il modello dell'artista tedesco. Ormai il rinoceronte effigiato nell’etichetta di un Barolo piuttosto che di un Barbaresco è entrato nella storia enologica italiana e nel cuore degli enoappassionati, rimandando inequivocabilmente ad una delle aziende di riferimento delle Langhe. La storia aziendale prende le mosse nel 1978, quando i Rivetti vanno a vivere presso La Spinetta (in dialetto cima della collina) a Castagnole Lanze, dove cominciano a produrre soprattutto Moscato. Oggi, la tenuta conta su una moderna cantina e 70 ettari di vigna e si affianca a Campè (8 ettari di vigneto), azienda acquistata nel 2000 a Grinzane Cavour, e a Casanova (65 ettari vitati), azienda acquisita nel 2001 in Toscana fra Pisa e Volterra. L’attenzione maniacale in vigna (rese basse, età media dei vigneti che varia dai 35 ai 55 anni) e un’approccio alla vinificazione moderno ancorché minimale, hanno consentito a La Spinetta, azienda completamente a conduzione famigliare, guidata dai proprietari Bruno, Carlo e Giorgio Rivetti, di bruciare abbastanza velocemente le tappe del successo, ponendosi saldamente nell’elite enologica del Bel Paese. Un successo ben testimoniato anche dal Bionzo 2004, oggetto del nostro assaggio. Affascinanti le note di bacca di caffè che rinfrescano i sentori di lampone. Al palato, il vino possiede una articolazione gustativa fine ma decisa, non particolarmente complessa, ma piacevole e vivace, con buona propensione al miglioramento con il passare del tempo.

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