
Non solo rappresenta la nostra cultura più autentica, conviviale e genuina, che piace al mondo, ed è candidata all’Unesco: da oggi, la cucina italiana ha anche una poesia che le ha scritto uno dei suoi massimi interpreti: Massimo Bottura, lo chef italiano più famoso al mondo, che la recita a WineNews, prima di leggerla nell’incontro sulla candidatura al Ministero dell’Agricoltura, oggi a Vinitaly 2025 a Verona. Spiegando perché è un riconoscimento dovuto: “è memoria condivisa, il linguaggio di un popolo che ha scelto il cibo per raccontarsi, un patrimonio che vive nei gesti di ogni giorno”.
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