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LA GRIFFE

Montevertine Toscana Igt Pergole Torte

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2004
Uvaggio: Sangiovese
Bottiglie prodotte: 25.000
Prezzo allo scaffale: € 60,00 - 65,00
Proprietà: Martino Manetti
Enologo: Martino Manetti

L’anno per il mondo del vino toscano e non solo si è aperto, purtroppo, con una brutta notizia: la scomparsa di Giulio Gambelli. Abbiamo pensato per questo di dedicare lo spazio della nostra “Griffe” mensile all’azienda che, probabilmente, “Bicchierino” considerava quella a lui più vicina. E non solo per il fatto che nelle etichette dei vini prodotti a Radda in Chianti il nome di questo straordinario “maestro assaggiatore” era citato a chiare lettere, ma anche perché la famiglia Manetti e Gambelli avevano un particolare rapporto, che esulava decisamente da quello semplicemente professionale. Un rapporto che era iniziato, sul finire degli anni Sessanta, allorquando Sergio Manetti, che aveva fatto fortuna come industriale siderurgico nel nord Italia, decise di tornare “a casa”, acquistando Montevertine. I vini aziendali, che arrivarono sul mercato per la prima volta nel 1971, ebbero un responso lusinghiero in un momento storico in cui la zona del Chianti Classico non godeva certo dell’attuale prestigio e questo persuase Sergio Manetti a dedicarsi completamente all’attività di produttore di vino. Nel 2000, quando Sergio morì, il figlio Martino ne ha continuato l’opera (coadiuvato da Bruno Bini, nato a Montevertine e profondo conoscitore della zona e dei terreni), proseguendo nel progetto tracciato dal padre. Un progetto contraddistinto da una sorta di “devozione” al Sangiovese e da una sapiente tradizione produttiva capace di moderate ma importanti “digressioni” (come per esempio l’uso delle barrique), che ha regalato e regala alcune delle bottiglie più rappresentative dell’intero panorama enologico toscano. Una cifra stilistica quella delle etichette di Montevertine che ci consegna vini rigorosi, affilati, per certi versi complicati, come solo il Sangiovese di Radda sa produrre. Abbiamo scelto per il nostro assaggio il Pergole Torte 2004, che continua a sembrarci uno dei migliori usciti nel recente passato. Dai profumi minerali, quasi “pietrosi”, capaci di evolvere in cenni floreali che accompagnano un fruttato a dir poco rigoglioso. Sapido, coerente, profondissimo, in bocca è semplicemente inarrestabile. E in un attimo la bottiglia è finita … purtroppo.

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