Non solo una delle cantine simbolo della Sicilia, tra il ristretto lotto che ha inciso maggiormente nel rinascimento del vino dell’Isola, elevandolo a livello nazionale e internazionale. Planeta è, a tutt’oggi, tra le realtà che meglio riescono a interpretare, preconizzare e cavalcare i tempi e le tendenze, dall’alto di un fiuto di rara efficacia e di un’altrettanto lesta capacità di dare gambe alle idee ed ai progetti. Non una ma più cantine, interpreti di altrettanti territori e storie da raccontare. Come amano ripetere in famiglia “quello di Planeta si configura come un viaggio attorno alla Sicilia e ai suoi vini più grandi”, da Noto a Vittoria, da Menfi a Sambuca, da capo Milazzo a Castiglione di Sicilia, ultimo baluardo dell’azienda sull’Etna. Tutte le proprietà e ogni cantina è capace di un tratto stilistico preciso, che certamente mira all’interpretazione fedele dei terroir ma anche all’esaltazione dell’idea stilistica dell’azienda, nota per il suo tratto pulito e moderno. Anche nelle uve “lavorate” c’è un mix di indagine nel passato del territorio e di sguardo sul mondo. Da una parte Grecanico, Carricante, Moscato di Noto, Frappato, Nerello Mascalese e Nero d'Avola; dall'altro Chardonnay, Syrah, Merlot, Cabernet… L’azienda è condotta con piglio e personalità dai fondatori: Alessio, Francesca e Santi Planeta con tutta la famiglia, a cominciare da Diego Planeta, riconosciuto protagonista del rinascimento vinicolo siciliano degli ultimi quarant'anni. Un’azienda di questa portata, la voglia di cimentarsi con nuovi progetti e la capacità di dare una propria lettura ad ogni zona esplorata ha portato all’imprese sull’Etna, ultima arrivata ma di certo tra le più affascinanti. Feudo di Mezzo si trova sul versante nord del vulcano, nei pressi del borgo di Passopisciaro. Qui i terreni, ben esposti, si caratterizzano per l’impronta vulcanica originata dalla degradazione della roccia lavica, cenere e sostanza organica, con forti componenti minerali. Tra i vini qui prodotti, il nostro assaggio riguarda il Doc Sicilia Eruzione 1614, Nerello Mascale in purezza dai toni tipici della varietà, di grande pulizia e precisione. Il naso richiama i piccoli frutti di bosco e la cenere, la bocca è suadente, molto gustosa e facile da bere.
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