Antonino Cannavacciuolo non ha bisogno di presentazioni: lo chef gigante di origine campane e piemontese di adozione, si è sentito a casa in cucina fin da piccolo. Oggi è uno professionista stellato, che con la moglie Cinzia Primatesta ha fondato il Gruppo che gestisce ristoranti, ospitalità, negozi e il Pastry Lab. Da qui escono dolci e salati, prodotti con maestria e tecniche di altissimo livello. Ne è un esempio la pastiera napoletana in vasocottura, dolce pasquale partenopeo rivisitato: morbida e profumatissima, ha la dolcezza del grano cotto e della vaniglia, sferzata dalla freschezza degli agrumi canditi e della loro scorza fresca; è pastoso di burro da centrifuga ma anche ruvido, grazie alla trama della ricotta e alla farina di mandorle. Manca la croccantezza della frolla appena fatta, ovviamente, ma la consistenza e l’equilibrio degli aromi rende il boccone non meno perfetto. Una “merenda in vaso” prêt-à-manger preziosa - ancora più se donata da un'amica speciale - che durerebbe aperta in frigo due giorni...
(ns)
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