Fondata negli anni Sessanta, dopo la divisione dell’eredità del padre Giacomo Conterno, una delle figure più importanti dell’enologia italiana post-bellica, questa realtà produttiva ha segnato profondamente, con vini straordinari, le vicende del Barolo. E il Vigna Colonnello ’89 ci pare appartenere proprio a quella categoria. I profumi sono ancora giovani, limpidi e alternano note balsamiche a cenni agrumati. In bocca, si sente tutto il contributo dei tannini, pieni ma mai fastidiosi, e il vino scorre con grande vitalità, sostenuto da una verve acida puntuale quanto piacevolmente rinfrescante. Un vino che non tradisce la sua origine, la Bussia, la parte più settentrionale del crinale che parte da Monforte e scende verso Castiglione Falletto, uno dei più grandi cru di Langa, di cui il vigneto Colonnello è una straordinaria declinazione e le cui uve, insieme a quelle di Cicala e Rominasco, concorrono alla produzione del Gran Bussia, la Riserva di Aldo Conterno, prodotta solo in annate eccezionali.
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