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LA GRIFFE

Donnafugata Doc Passito di Pantelleria Ben Ryé

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2008
Uvaggio: Zibibbo
Bottiglie prodotte: 80.000
Prezzo allo scaffale: € 40,00 - 42,00
Proprietà: Famiglia Rallo
Enologo: Antonio Rallo, Stefano Valla

La famiglia Rallo, nel mondo del vino siciliano da centocinquanta anni, prende l'attuale fisionomia a seguito dell'intuizione di Giacomo Rallo e della moglie Gabriella, che, nel 1983 danno vita ad un nuovo progetto produttivo: Donnafugata, destinato di lì a poco a rilanciare l'intero comparto vitivinicolo siciliano, accompagnandolo al successo nei mercati internazionali. Un’avventura che prende l’avvio dalle storiche cantine di famiglia a Marsala e dalle vigne di Contessa Entellina nel cuore della Sicilia occidentale, per approdare anche sull’isola di Pantelleria. Oggi l'azienda conta su un patrimonio di quasi 200 ettari di vigneto per una produzione complessiva che sfiora i 3 milioni di bottiglie e il marchio Donnafugata è uno dei marchi più solidi e importanti dell'intera enologia nazionale. Ai genitori si sono progressivamente affiancati i figli, José ed Antonio, e l’azienda ha assunto una definitiva progettualità che punta alla cura dei particolari, dando luogo a scelte imprenditoriali che perseguono obiettivi sempre più avanzati, dalla responsabilità civile d'impresa, all'attenzione maniacale verso l'ambiente, solo per fare un paio d'esempi. Dal ricco portafoglio prodotti dell'azienda con sede a Marsala, abbiamo scelto il Ben Ryé, un vino che oltre a rappresentare probabilmente la migliore espressione di questa tipologia, coglie a pieno i fondamenti della filosofia produttiva aziendale: solido legame con la tradizione e ricerca dei migliori risultati qualitativi attraverso un sapiente utilizzo delle innovazioni enologiche più importanti. Il Ben Ryé, prima annata 1989, e il cui nome in arabo significa "Figlio del vento", rimanda alle particolari condizioni climatiche dell'isola di Pantelleria e di questa isola il vino sa trasmettere tutte le suggestioni. A partire dai suoi profumi di fichi, datteri e mandarini, che anticipano una bocca in cui la dolcezza del frutto si distende con grande naturalezza e persistenza, sostenuta da una brillante spinta acida. Caratteristiche che ritroviamo anche nella versione 2008, accanto alla proverbiale capacità di questo vino di restituire quasi integralmente gusto e profumo dell'uva appassita.

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