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LA GRIFFE

Montenidoli Docg Vernaccia di San Gimignano Fiore

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2009
Uvaggio: Vernaccia
Bottiglie prodotte: 13.000
Prezzo allo scaffale: € 14,00 - 16,00
Proprietà: Elisabetta Fagiuoli
Enologo: Elisabetta Fagiuoli

Non ci stancheremo mai di sostenere, di affermare e riaffermare nel tempo la straordinaria opera colturale e culturale di Elisabetta Fagiuoli, vera stella polare del vino italiano, oltre che interprete autentica e magistrale del territorio di San Gimignano. Un’avventura enologica cominciata nel 1965, insieme a Sergio Muratori, che ha condotto questa azienda, che conta su 24 ettari di vigneto per una produzione complessiva di 90.000 bottiglie, divise tra bianchi e rossi, a rappresentare, senza se e senza ma, una delle più autentiche e coerenti realtà di tutta l’enologia del Bel Paese. Suonerà strano, forse, ma la produzione di rossi di Montenidoli, rappresentata dai fragranti e beverini “Canaiuolo” (rosato), Chianti Colli Senesi “Garrulo” e dal solido “Sono Montenidoli”, un Sangiovese di particolare espressività, non fa altro che confermare l’identità e l’originalità della produzione bianchista di Montenidoli, che spazia evidentemente dalla Vernaccia, declinata in tre distinti modi dalla “Tradizionale” (ottenuta da una prolungata macerazione sulle bucce come, appunto, vuole la tradizione) alla “Fiore” oggetto del nostro assaggio (ottenuta da mosto fiore a affinata in acciaio), fino alla “Carato” (invecchiata per 12 mesi in barriques francesi). Ma non manca anche un vero e proprio vino storico come il “Vinbrusco” (il vino bianco che tradizionalmente i contadini ricavavamo dai filari del Chianti) e l’attualizzato “Templare” (da Vernaccia, Trebbiano e Malvasia Bianca, cioè da tutte le uve bianche della tradizione, fermentate in legno). Insomma, a tracciare la storia di questa azienda sono, un caso raro e di assoluta coerenza, i vini stessi, testimoni di un lavoro rigoroso, quasi “filologico” che ha saputo percorrere la propria strada non cedendo mai alle mode passeggere o a facili mediazioni. La Vernaccia Fiore 2009, è davvero un cavallo di razza di rara ampiezza e sapore, rifinita al naso da note iodate, marine, fino a toccare sensazioni floreali di ginestra; perfettamente in linea con una bocca quasi salata, dallo straordinario finale di mandorla e dai richiami minerali chiarissimi, lunghissima e costantemente reattiva.

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