Sul piano dei consumi di vino, l’Italia è uno dei Paesi più autarchici del mondo. Un bene, per certi punti di vista, e un limite, se consideriamo la cultura generale che solo l’assaggio e la scoperta di nuovi mondi può regalare. La Romania del vino, dunque, potrebbe essere considerata con sufficienza dal consumatore medio. Niente di più sbagliato. Il Paese ha un passato vitivinicolo importantissimo che sta tornando a galla, grazie ad un patrimonio di varietà tradizionali che non teme confronti e a qualche saggio investitore straniero che ne sta disegnando il futuro. Tra questi non mancano gli italiani. La famiglia Di Filippo (proprietaria di una bella realtà in Umbria), insieme a Roberto Pieroni e Andrea Pesaresi hanno dato vita ad un’impresa deliziosa sul Delta del Danubio (Delta Dunarii, in rumeno). Un luogo di raro fascino dove le vigne vengono condotte in regime biologico, a partire da uve locali di antica coltivazione. La Babeasca, vitigno a bacca nera, è tra queste e La Sapata ne fa un vino delizioso, tutto frutta e pepe, croccante e goloso. Una bella scoperta!
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