Quando si parla di tradizione e innovazione bisognerebbe sempre storicizzare i concetti. Giorgio Lungarotti è stato un grande innovatore negli anni Sessanta, riuscendo a realizzare qualcosa di inimmaginabile e sconosciuto nel territorio in cui si trovava. Eppure oggi la sua cantina è considerata estremamente classica e ancorata alla tradizione. Altra innovazione della casa è poi il San Giorgio, una sorta di “Superumbrian” che segna, negli anni, un ulteriore step per l’azienda. Cabernet con quote di Sangiovese e Canaiolo, conosce un elevage in barrique che ne completa l’opera. E’ vino di razza, complesso, strutturato e avvolgente, dal classico fine bocca speziato.
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