Non più scoperta o cantina emergente, Torre dei Beati è realtà affermata, solida, capace di innescare un nuovo corso del vino abruzzese a partire dai solidi capisaldi della tradizione. Produzione biologica certificata e numeri non confidenziali (circa 100.000 bottiglie sfornate ogni anno), ma soprattutto uno stile originale, capace di esaltare in ogni piega il terroir di riferimento. Senza scomodare i top di gamma, Cocciapazza e Mazzamurello in testa, ecco un Montepulciano d’Abruzzo 2011 di rara piacevolezza. Delicato, scaltro, croccante. È un rosso saporito e goloso, dall’invidiabile rapporto col portafogli.
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