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LA GRIFFE

Tenuta Cocci Grifoni Dop Offida Pecorino Colle Vecchio

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2013
Uvaggio: Pecorino
Bottiglie prodotte: 40.000
Prezzo allo scaffale: € 12,00 - 14,00
Proprietà: Famiglia Cocci Grifoni
Enologo: Paola Cocci Grifoni

Storia lunga, articolata, capace di affondare le radici nel territorio per crescere e regalare buoni frutti. Ieri come oggi. Cocci Grifoni nasce nel 1970 e da subito dimostra idee pionieristiche: dalla voglia di insistere sulle caratteristiche peculiari delle varietà della zona al primato dell’imbottigliamento del Rosso Piceno Superiore (vendemmia 1969). All’inizio è la caparbietà di Guido Cocci Grifoni a insistere sulle varietà autoctone, tra cui il Pecorino, caduto quasi nel dimenticatoio in quel tempo, ma capace di una storia secolare (pare infatti che la varietà fosse documentata sin dalla seconda metà dell’800 per poi essere abbandonato in età moderna a causa della sua modesta produttività). Da allora molte cose sono cambiate, al comando dell’azienda c’è la nuova generazione di famiglia (dal volto decisamente “rosa”), la cantina si è ammodernata e le tecniche affinate, ma si respira ancora l’identica caparbietà di un tempo e la voglia di dare continuità al progetto primigenio, guardando ai rossi con la stessa meticolosità dei bianchi. La Tenuta conta ormai su 80 ettari a Ripatransone, in località San Savino, ed ha una rara capacità di coniugare una buona produzione quantitativa con eccellenti livelli qualitativi. Non una cantina mainstream, forse non una griffe nel senso scintillante del termine (lati negativi compresi), ma un progetto vitivinicolo solido e ben orchestrato, tra quelli che valgono al nostro Paese il ruolo di prestigio nello scacchiere enologico internazionale, grazie al binomio, in questo caso decisamente ben declinato, di cultura del territorio e efficenza produttiva. Parlando del vino nello specifico, torniamo a citare il Pecorino e una visione che parte da lontano. Il Colle Vecchio ne rappresenta l’evoluzione e il punto d’arrivo. A noi la versione 2013 è piaciuta tantissimo. Vino non ruffiano o ammiccante, piuttosto agrumato, ricamato su profumi di fiori di campo e mandorle fresche. Certo ci sono anche una sfumatura di mela e un’inezia di ananas, ma nel complesso lo definiremmo austero, seppure immediatamente goloso. Bocca avvolgente, mediterranea, mai troppo carica però, e sempre di grande bevibilità. Splendido.

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