Nel 2001 Maurizio Castelli, enologo sia di Collemassari che di Grattamacco, fece conoscere Piermario Meletti Cavallari, proprietario dal 1977 dell’azienda bolgherese, esperimento enologico secondo solo a quello della Tenuta San Guido, a Claudio Tipa. L’immediata stima reciproca rese possibile prima la gestione, nel 2002, e poi l’acquisizione, nel 2007, da parte della ColleMassari (oggi proprietaria anche di Poggio di Sotto a Montalcino) della storica realtà produttiva di Castagneto Carducci, 25 ettari vitati, allevati a biologico. La versione 2012 del Grattamacco possiede naso terroso e balsamico e bocca slanciata e gustosa, non priva di grinta e carattere, dal finale profondo e lungo.
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