Fu Don Giacomo Cauda, parroco di Castagnole, l’autore del recupero del Ruchè. Il suo lavoro portò altri viticoltori a credere in questo vitigno tradizionale fino ad ottenere, nel 1987, la richiesta e il successivo ottenimento della Docg. La versione di Luca Ferraris, affinata in legno grande, ci consegna un vino delicato dai profumi floreali di rosa e viola che si incrociano con una ricca speziatura. Sapido e gustoso il sorso con un finale in crescendo. Una etichetta di sicuro carattere che disegna un Piemonte enoico diverso, ma al tempo stesso coerentemente legato alla tradizione.
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