È nel “Rovittello” che è possibile trovare tutte le più intime caratteristiche degli Etna di Castiglione di Sicilia, ottenuti sul versante nord del vulcano. Vino sempre fine e luminoso, può essere considerato paradigma per tutta la tipologia. La versione 2004 (annata oggi quotata nelle aste fino ad un valore di € 350,00), maturata per un anno in barrique, è ancora in buonissima forma e propone un bagaglio olfattivo che passa dalla marasca alla viola, dagli agrumi alla rosa, con cenni affumicati, di tabacco e liquirizia a rifinitura. In bocca, il sorso è rotondo e quasi sussurato, con tannini risolti e sviluppo agile e saporito. Giuseppe Benanti, insieme all’enologo Salvo Foti, modellò nel 1988 la prima cantina tutta proiettata sui vitigni di antica coltivazione del vulcano. Una visione pionieristica che ha fatto scuola e che può essere considerata la miccia che ha fatto esplodere il fenomeno Etna. Oggi, l’azienda è condotta dai figli di Giuseppe, Antonio e Salvino, e conta su 28 ettari a vigneto per una produzione di 160.000 bottiglie, ma la cifra stilistica e il carattere spiccato dei vini a marchio Benanti non sono cambiati, rivelando sempre la loro identità, ben ancorata su una solida coerenza con il terroir da cui sono ottenuti.
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