Di Carlo Ferrini sappiamo quasi tutto del suo impatto fondamentale sui destini del vino italiano. Meno sappiamo delle sue vere passioni enoiche. Ma, guardando a quali zone ha scelto per diventare lui stesso vignaiolo, forse qualcosa in più la capiamo. Montalcino da un lato e l’Etna dall’altro, lo svelano come un attento e, soprattutto, appassionato amante del vino, così semplicemente. Una passione che si ritrova ben espressa nell’Alberelli di Giodo 2018. Vino a dir poco impeccabile, dove finezza e fragranza prevalgono sulla potenza e l’estrazione, il naso è sfumato di piccoli frutti rossi e cenni di pietra focaia e la bocca è snella e consistente, golosa e profonda.
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