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Tenute Rubino, Doc Primitivo di Manduria Palombara 2019

Vendemmia: 2019
Uvaggio: Primitivo
Bottiglie prodotte: 36.000
Prezzo allo scaffale: € 21,00
Proprietà: famiglia Rubino
Enologo: Luca Petrelli
Territorio: Puglia

Le Tenute Rubino sono nate a metà degli anni ottanta attorno a Brindisi e da allora, passando di mano da Tommaso al figlio Luigi, hanno incessantemente cercato di valorizzare i vitigni autoctoni di quel tacco di Stivale chiamato Salento. Primitivo, certo. Negroamaro, altrettanto. Ma il colpo di fulmine arriva con il Susumaniello e da una decina d'anni con l'Ottavianello. Una maratona, che prende ossigeno dai primi riconoscimenti internazionali, ma anche dagli sforzi nazionali, per rompere quel soffitto di cristallo, che per decenni ha relegato le uve pugliesi fra le uve da taglio. Anche il connubio con l'arte risulta vincente. È il caso di questa etichetta: Palombara. Nel 2016 la famiglia Rubino acquista la tenuta omonima a Lizzano, a sud di Taranto, con 22 ettari vitati a Primitivo nel pieno della Manduria, a 8 chilometri dal mare. Da qui nasce la terza etichetta dedicata a questo vitigno (dopo il potente Visellio e il ricco Punta Aquila): snello e limpido, certamente fruttato e dolce, ma dalle note vegetali e iodate al naso e dal tannino setoso in bocca, con un finale fresco di balsami costieri a distendere il sorso. Per raccontarlo, l'azienda ha attinto alla creatività della sua regione, scegliendo per etichetta l'opera “Flower People” dalla serie Nature di Dino Sambiasi, artista brindisino: un tripudio di colori a pennellate in cui uomini e natura sono difficilmente distinguibili, armonicamente accostati.

(ns)

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