L'obiettivo di Alessandro Fenino e Silvia Loschi (che gestiscono la biodinamica Pievalta di Barone Pizzini), è di usare il Verdicchio come strumento per raccontare i Castelli di Jesi. Compresa San Paolo, dal fascino particolare, per la complessità dei suoli della collina e del bosco in cima, che cinge le rovine medievali: la porzione di vigna è ripida, piantata su arenaria e attraversata delle correnti fresche che il bosco incanala fra i filari. Dopo un lungo affinamento su fecce fini, la 2019 dà un Verdicchio intenso di fiori di tiglio e pesca, con cenni d'idrocarburo, che in bocca gioca fra calore, acidità appuntita e rotonda sapidità e tanta mandorla dolce-amara nel finale.
(ns)
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