Morbido e sapido, fresco - quasi citrino nel suo incedere in bocca, il Massaccio 2020 profuma e sa di mandorla soprattutto, concedendo solo in seconda battuta ai profumi di fiori di campo, pera e melone bianco di guadagnarsi il loro spazio. Questo vino, insieme alla Riserva San Sisto, risulta dalla valorizzazione che il Gruppo Angelini ha iniziato nel 2015 sulle proprietà marchigiane. Il Massaccio, in particolare, proviene dal vigneto Maiolati, 24 ettari posti a 400 metri di altezza che guardano a sud, verso Cupramontana. Il suolo, leggermente alcalino e calcareo, aiuta ad ottenere vini di corpo ma fini e profumati, che la scelta di una vinificazione in cemento riesce a enfatizzare.
(ns)
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